Thy Serpent - Forests of Witchery

“Forests of Witchery” è l’album di debutto della band Black Metal finlandese Thy Serpent, pubblicato il 30 settembre 1996 sotto l’etichetta Spinefarm Records. Questo lavoro è considerato tra le pietre miliari nel panorama del Black Metal melodico, grazie alla sua combinazione di atmosfere oscure e melodie evocative.
Thy Serpent, inizialmente un progetto solista di Sami Tenetz, ha visto in “Forests of Witchery” la sua prima collaborazione completa, arricchendosi di membri come Agathon alla batteria, Azhemin alle tastiere e voce, e Luopio al basso e cori. L’album è stato registrato presso i Tico-Tico Studios, noti per la loro influenza sulla scena metal finlandese degli anni ’90. La produzione dell’album è stata curata da Ahti Kortelainen, che è riuscito a bilanciare la ruvidità del Black Metal con una chiarezza melodica unica.
Musicalmente, “Forests of Witchery” si distingue per il suo sound epico e malinconico, le sei tracce dell’album spaziano da brani intensi e aggressivi a pezzi più atmosferici e riflessivi. La traccia di apertura, “Flowers of Witchery Abloom“, è un esempio perfetto di questo equilibrio, con accordi melodici e un basso fluido che creano un’atmosfera di grazia oscura. “Of Darkness and Light” accelera il ritmo, mentre “A Traveller of Unknown Plains” offre un viaggio sonoro attraverso paesaggi sonori sconfinati e misteriosi.
Le performance vocali di Azhemin sono particolarmente degne di nota, combinando urla strazianti con toni più melodici. L’uso delle tastiere e degli effetti sonori contribuisce a creare un’atmosfera densa e immersiva, che è sia accogliente che inquietante. La traccia strumentale “Wine from Tears” chiude l’album con quasi nove minuti di sintetizzatori e percussioni, evocando un senso di tristezza epica che risuona profondamente.
“Forests of Witchery” è stato ben apprezzato dai critici che hanno lodato l’album per la sua originalità e per la capacità della band di combinare il Black Metal con elementi melodici e atmosferici, creando un sound distintivo e memorabile. L’album è stato descritto come un’esperienza immersiva che è in grado di evocare immagini di antiche arti pagane e euforie rustiche.