Sydney Fate è una Alternative Metal band originaria di Cardiff, nel Galles del Sud, nel Regno Unito; il loro LP di debutto, “Silicon Nitride” è stato registrato e prodotto da Sam Graves e Joe Graves (Asking Alexandria, Eyes Set To Kill, In Visions), la cosa che colpisce ovviamente non è solo chi ha prodotto l’album, ma il modo in cui è stato prodotto, in maniera davvero notevole e tutte le sfumature colpiscono dal primo ascolto.
La nostalgia ha colpito duramente quando ho sentito le urla di Adam Rapado: la voce di Adam mi ha dato enormi vibrazioni di Ronnie Radke, principalmente dell’era Dying Is Your Latest Fashion e ne sono così felice. Mi ricordo dei tempi in cui questa musica era di moda e, sebbene non approvassi la sub-cultura vicino all’emo, non disdegnavo di essere curioso e di ascoltare qualcosa, sebbene non entrasse principalmente nelle mie corde.
La prima traccia “TACENDA”, contiene alcuni testi incisivi e ricchi di significato. Con le prime 4 parole, la voce profonda e leggermente sgangherata di Bailey Edward mi ha attirato e preparato al 100% di un album di metalcore nostalgico, prodotto bene ma soprattutto, molto godibile. Thomas Atkinson-Turner alla batteria fa davvero un ottimo lavoro, sfornando parti e fills a mio avviso sempre azzeccati ed in linea con la proposta editoriale della band. Il prossimo è “Sound Alive”, originariamente la traccia del titolo per il loro EP, pubblicato in modo indipendente alla fine del 2018. Questa canzone mi ha afferrato dall’inizio, sebbene in essa ci siano attitudini vicine al pop-punk.
Questo pezzo è il primo assaggio della straordinaria gamma vocale di Adam. “Falling Forward” è probabilmente il mio preferito dall’album, tra il coro accattivante e l’assolo di chitarra che porta alla fine, penso che questa canzone sarebbe stata un successo anche nel 2006. Altra traccia che merita sicuramente una menzione è “Oceans”, che vede la partecipazione del produttore Sam Graves che con Adam forma un duo interessante e super versatile. “Chelsey Grin” guadagna il suo posto come ballad dell’album e apprezzo tantissimo la citazione del noto gruppo. La traccia “Courthouse Problematic” conferma la qualità di questa band che, seppure suoni un metalcore molto melodico ed emozionale, dimostra come ci sia qualità dietro una band che è prodotta in maniera notevole e che sfrutta qualsiasi tecnica compositiva per sfornare un prodotto molto interessante, che fa ritornare alla mente un tipo di metalcore purtroppo non così tanto comune ma che, secondo me, ha ancora molto da dire.
“Silicon Nitride” colpisce dal primo ascolto, e nonostante tutto, riesce a scalfire l’animo del metallaro più oltranzista ed intransigente, lasciando sensazioni bellissime, un messaggio positivo e soprattutto songwriting e produzioni di qualità. Consigliatissimo a chi si fonava e frangiava i capelli nel 2006-2008, ma anche a chi vuole godere di un emotional-metalcore ben fatto, mai banale e soprattutto ricco di influenze anche attuali e moderne.
Line Up:
Bailey Edwards – Vocals
Adam Rapado – Vocals
Owen Whittaker – Guitar
Dominic Evans- Guitar
Thomas Turner – Bass
Terry Collins – Drums
Ieu Llewellyn – Synth
Tracklist:
1. Tacenda
2. Sound Alive
3. Falling Forward
4. Courthouse Problematic
5. Chelsey Grin
6. Ocean
7. Home
8. Sweet Anticipation
VOTO: 8/10