La band Black Metal giapponese Sabbat ha pubblicato nel 1996 l’album “The Dwelling”, esplorando strutture musicali complesse e temi oscuri in un formato insolitamente lungo e impegnativo.
L’album, o meglio il singolo, consiste in una sola traccia lunga un’ora, “The Melody of Death Mask”. Questa composizione epica combina elementi di Black Metal e Thrash Metal con influenze di Heavy Metal tradizionale. La musica è caratterizzata da cambi di tempo frequenti, passaggi intricati di chitarra, un’atmosfera densa e cupa, una produzione è cruda ma potente, con la voce stridente di Gezol e le chitarre taglienti di Temis Osmond che dominano il mix.
“The Dwelling” esplora tematiche oscure e mistiche, con un testo che parla di rituali antichi e maschere mortuarie, riflettendo la fascinazione della band per il lato più sinistro e cerimoniale della cultura. L’uso di temi ritualistici e la struttura monolitica della traccia creano un’esperienza d’ascolto che è tanto immersiva quanto inquietante.
Al momento della sua uscita, “The Dwelling” è stato accolto con opinioni contrastanti, ma nel tempo è cresciuto in statura e lodato per la sua audacia compositiva e la sua capacità di sfidare le convenzioni del genere. È considerato uno dei migliori lavori dei Sabbat.
“The Dwelling” rimane un album molto particolare, capace di incorporare elementi progressivi senza perdere la sua intensità fondamentale.
Voto: 7
Harrogat
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