L’album “The Haunted House” del progetto Black Metal atmosferico solista sudcoreano Pyha, pubblicato originariamente nel 2008, si immerge profondamente in ambientazioni malinconiche e oscure. Realizzato quando l’artista aveva solo 14 anni, l’album trasmette una maturità e una complessità emotiva sorprendenti. Si distingue per la sua produzione minimalista e lo-fi, che invece di detrarre, aggiunge un livello di autenticità e grezzità all’esperienza d’ascolto. Le tracce sono imbevute di un’atmosfera cupa e gelida, con riff di chitarra ripetitivi che si fondono con strati di rumore di fondo e voci spettrali, creando un effetto quasi ipnotico.
Il brano di apertura, “The Haunted House”, immerge immediatamente l’ascoltatore in un mondo di disperazione sonora, con melodie di chitarra che evocano immagini di paesaggi desolati. Altre tracce come “Under the Stars” e “Aliens” esplorano temi di isolamento e alienazione, utilizzando il paesaggio sonoro per esplorare la solitudine e l’abbandono. “The Haunted House” ha ricevuto recensioni positive per la sua capacità di creare un’atmosfera intensa e coinvolgente con mezzi relativamente semplici.
“The Haunted House” di Pyha è un album che sfida le convenzioni del Black Metal per esplorare nuovi paesaggi espressivi. Con la sua atmosfera intensamente personale e la produzione lo-fi, rappresenta un’opera audace che parla del potere della musica di evocare emozioni profonde attraverso il minimalismo e la purezza espressiva. Questo album rimane significativo nella discografia di Pyha, rivelando la capacità dell’artista di trasformare le limitazioni tecniche in una forza espressiva potente.
Voto: 7
Harrogat