La one-man band di Glomor (Cryptworm, Goatchurch, Haunted Sanity, Swarost, son solo alcune band) si chiama Pale Mist, il primo Full-length chiamato “Where the Darkness Is Praised” è uscito nel 2012. Questo panzer musicale è nato nel 2008 con la demo “Hate Wound”, tanto per dare delle indicazioni del progetto. Tutte le track del full hanno una durata importante, basti pensare che la durata totale con sole quattro tracce è di quaranta minuti. Il ballo che siamo pronti ad eseguire con la release sarà l’ultimo che faremo, vista la carica di depressione e angoscia continua senza conoscere pause mentali, è una sorta di malattia tumorale pronta a scavare la carne per poi concentrarsi sulle ossa; quando si arriva in questa situazione possiamo affermare che l’inizio della comprensione del dolore concentrato sulla musica riesce a raggiungere dei picchi massimi da zero controllo. Immaginatevi di stare in un letto bloccati senza poter dire nulla ma riuscite a vedere e a pensare, questa sensazione sarà una delle cose più pesanti ed estreme mai vissute in prima persona. I Pale Mist vengono qualificati come una semplice band Black Metal ma confermando quest’idea si cade in errore. Io aggiungerei alcune parti sonore dove il depressive ha preso un po’ di forma e il vero lato occulto. Qua si entra in una stanza sotterranea e si possono eseguire delle maledizioni che poi si tramutano in vere e proprie realtà e non le solite leggende metropolitane. La registrazione è sempre soffocata negli anni 90’, è come se l’orologio fosse bloccato e non va né avanti né tanto meno indietro. Se cercate di capire il significato dei riff, allora lasciatevi avvolgere da una chitarra diretta senza fronzoli, forse può creare una comfort zone per disintegrare le vite altrui. Se ci fate caso, la batteria è un’altra lancia del vasto arciere dei Pale Mist, il rullante ad esempio viene sempre preso d’assalto come una fortezza con la presenza del proprio nemico al suo interno e fino a quando non sarà ucciso, questi combattimenti estremi rimangono in auge. Non cercate il basso in tutto questo chaos musicale, poiché potrebbe diventare un’impresa titanica, non impossibile ma quasi. Bisogna ricordarsi che uno strumento del genere, pur non sentendolo, potrebbe fare un lavoro di riempimento fondamentale. Bello il booklet della tape con tanto di foto session rigorosamente in face painting, dove Glomor viene ripreso in un qualche bosco con tanto di lyrics. Ricordo che anche questa tape è numerata a mano, 500 copie.
Il Cattivo Maestro
Consigliato: Burzum in primissima fila, la voce oltre a Varg Vikeness mi ricorda persino quella di Dead.
Voto: 6.5
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