È con grande entusiasmo che Il Calice Nero presenta un’interessante intervista con Stefano Cerulo, fondatore del nuovo progetto musicale “Halls of the Blind”. La nostra redazione ha scelto di intervistare Stefano per il suo eclettismo e la sua creatività nel mondo della musica, esplorando le radici e le ispirazioni dietro il suo lavoro. Stefano condivide con noi la sua storia e la genesi di “Halls of the Blind”, offrendoci uno sguardo privilegiato nel suo processo creativo e nelle influenze che guidano la sua musica. Rimandiamo con ansia alla release della recensione ufficiale dell’album, prevista per l’11 maggio, che ci permetterà di esplorare più a fondo il mondo sonoro di “Halls of the Blind”.
-Ciao a tutti, prima di iniziare con l’intervista vera e propria, potete presentarvi ai lettori?
Sicuro! Ciao a tutti e grazie per il vostro tempo! Mi chiamo Stefano Cerulo, un ragazzo di 35 anni di Vicenza, Italia
e ho appena iniziato questo nuovo progetto chiamato “Le sale dei ciechi” di cui sono molto orgoglioso!
– Puoi parlarci del tuo progetto musicale e di come è nato?
Questo progetto solista nasce a causa di alcune circostanze che purtroppo hanno portato il precedente progetto in duo (chiamato Nitelight) alla deriva…Mi è sembrato un po’ come se un palco mi crollasse improvvisamente sotto i piedi, ma ho deciso di lavorare e creare qualcosa di mio, siccome la musica è la mia più grande passione (e lo è sempre stata!) e non potevo mollare solo perché la strada davanti a me sarebbe stata in salita, ho deciso di dare vita a questo nuovo progetto!
– Come ti è venuto in mente il tuo nome? Puoi ripercorrerne la genesi e il significato?
Il nome di questo progetto deriva più da un famoso gioco per PC a cui ho sempre amato giocare da bambino, chiamato Diablo! Ho adorato questo nome e ho deciso di costruire una metafora concettuale diversa,sostenendo che noi, come esseri umani, spesso costruiamo nella nostra testa tante piccole realtà, che poi ad un certo punto vanno in frantumi, come il cieco che costruisce una struttura nella sua mente, incapace di vedere la realtà con i propri occhi.
– Quali sono le tue influenze e chi ti ha ispirato?
Sono un metallaro da quando avevo 12 anni quindi le mie prime influenze vengono dal nu-metal al thrash e al death metal!
Quando avevo 18 anni ho iniziato ad apprezzare altri generi come la musica elettronica e pop che viene dagli anni ’80…
Un genere mi ha catturato per la sua aggressività e rabbia, mentre l’altro per il senso di atmosfera nostalgica e le sue melodie!
Così, unendo questi due generi così diversi tra loro, ho iniziato a realizzare qualcosa che cercasse di parlare per entrambi!
– Raccontami i tuoi gruppi preferiti!
Il mio primo gruppo preferito che ricordo sono stati i Queen (ancora oggi uno dei miei preferiti!) poi passando per il metal, posso dire Death, Nevermore e Behemoth, ma amo anche Alice in Chains, Dire straits, David Bowie, Depeche Mode e tanti altri!
– Come componi le tue canzoni?
Alcuni riff sono stati inizialmente composti con la chitarra elettrica e poi li ho trasformati in synth da un Vst, anche se nell’ultimo anno,durante tutta la realizzazione di questo album, ho composto musica in un piccolo appartamento (speriamo non per molto tempo)e non avevo nemmeno abbastanza spazio per registrare qualcosa con il mio sintetizzatore quindi ho realizzato tutto da un PC con la Digital Audio Workstation!
– Raccontaci la tua prima esperienza live e la tua più recente!
È stato tipo 20 anni fa con una cover band che ho avuto e me lo ricordo perfettamente…
È stato molto divertente perché abbiamo suonato 3 canzoni dei Metallica in un auditorium dove c’era questo presentatore che voleva specificare a tutto il pubblico che le nostre canzoni (gli avevamo detto che erano cover) erano in realtà di nostra produzione,e suppongo che tutti gli abbiano creduto perché alla fine del concerto ci sono stati tantissimi applausi!
(per fortuna il 90% del pubblico aveva più di 60 anni quindi forse non conosceva i Metallica lol)
Hai mai avuto “ansia da palcoscenico”? Hai qualche suggerimento per i neofiti?
Non tanto ma ammetto che non ho mai suonato davanti a più di un centinaio di persone quindi forse è per quello! Se qualcuno è in ansia e deve salire sul palco a breve, il mio unico suggerimento è: “fanculo, conosci le canzoni e sei bravo, quindi segui il flusso, quindi NO MIND, suona e goditi la musica! … Magari prima bevi un po’ di birra!”
– Cosa pensi dei tuoi fan? Qual è l’aneddoto più strano legato a loro?
Sfortunatamente non ho mai suonato musica elettronica davanti a qualcuno quindi non posso davvero rispondere a questa domanda! Spero di rispondere in un futuro non troppo lontano 🙂
– Prima di concludere vi lasciamo spazio per aggiungere le ultime cose!
Grazie ancora per l’attenzione che mi avete dedicato e godetevi la mia prima uscita l’11 maggio! (Puoi già trovare alcuni brani dell’album su Soundcloud o Bandcamp!)…So che il sound design non è perfetto ma ho imparato a mixare circa 6 mesi fa quindi sii paziente:D Continuerò a migliorare! I miei migliori saluti!!!