Interior Mors – The Lonely Wanderer

Ora spegnete le luci, il riscaldamento e anche il fuoco e fatevi trasportare dai rumori della natura e dall’ambiente climatico, versione di una vita diversa da come la viviamo oggi, colma di troppa frenesia e comodità. Siamo giunti all’era di una vita primitiva, in piena solitudine, dove le lacrime che verserai saranno ascoltate solo da ciò che ti circonda…animali di varie specie, tra cui un lupo, ma non avrai paura di un attacco da parte sua, ma bensì ti sentirai protetto. Inizierai a parlare con lui e ti esprimerai in maniera diversa, da come hai sempre fatto, ti guarderà in maniera attenta, senza mai distogliere lo sguardo dai tuoi occhi e lì capirai, quanta attenzione dimostrerà alle tue parole e espressioni facciali, si avvicinerà a te e con il suo muso si appoggerà al tuo petto. Alzerai il viso verso il cielo, e vedrai il calare del sole e la luna comparire, altri animali si avvicineranno a te andando a formare una grande famiglia, particolare, ma protettiva. Da lì farai un esperimento, mai provato prima, prenderai la tua chitarra in mano e inizierai a cantare con una batteria campionata, e tutti i tuoi nuovi amici rimarranno attenti, quasi ipnotizzati. Questo che ho descritto è l’ambientazione idonea per ascoltare la demo. Ora è arrivato il momento di ascoltare quello che hai registrato pochi instanti fa…  Si parte con un suono di campane a morto con in sottofondo la pioggia battente, ma non troppo, per poi entrare l’arpeggio della chitarra, dando un senso di vuoto e protezione nello stesso momento… per poi sfociare nel terreno tra la vita e la morte, angoscia interna, cercando di farla fuoriuscire per non soffocare. La strada non viene interrotta, in mano ti troverai un qualcosa di tagliente ti metterai davanti allo specchio e da lì partirà l’enfasi del taglio sulla tua carne, con il grondare del tuo sangue proverai un senso di libertà e pace interiore, entrerai dopo, dentro una vasca piena di acqua pura e cristallina e infrangendo quella purezza entrerai nel mondo del suicidio…richiuderai gli occhi, una lacrima solca il tuo viso, ti sentirai debole per la quantità di sangue persa, durante il rituale del tuo animo. Da qui in poi si avvierà la pratica, quanto violenta e unica nel suo sapore, e con il pugnale che hai in mano lo indirizzi verso il tuo cuore, e lì finirà il tutto. Questa recensione è stata fatta per farvi entrare nell’intimità più intensa della demo “The Lonely Wanderer”, la musica è stata colei che ha permesso di farvi leggere, la vera morbosità musicale.

Consigliato: Un nome Burzum, se volete sapere il vostro raggiungimento della depressione massima.

   Voto 7

Il Cattivo Maestro