Grimace Galll

 

 

 

 

 

1) Prima domanda di rito anche se scontata ma può essere importante per raccontare la storia intensa dei Grimace Gall.

Il gruppo nasce da un’idea di Daniele Nurzia (fondatore) nel 2015 e Nicolò de Finis che è stato il nostro bassista fino al 2016 poi sostituito da Alfredo De Cristofaro. Noi Grimace Gall siamo devoti alla musica, e allo spirito cupo che la pervade e ai nostri gusti personali. L’intento è quello di mandare avanti un progetto musicale influenzato dal Doom e dal Death con varianti tipicamente Black. La nostra musica parla di: morte, anatomia, odio, misantropia.

2) La cover del vostro EP di debutto “Haborrence” è molto particolare per i colori che avete adottato. Questa soluzione quanto potrà attirare un vostro ipotetico fan e compratore del CD che parte prima dalla cover stessa per poi addentrarsi nella musica?

Noi crediamo che la copertina è un incentivo per dare lustro al nostro lavoro, in realtà il nostro intento è che vogliamo che venga ripagato con il piacere dell’ascoltatore di avere tra le mani un progetto valido e che viene attratto proprio dai nostri concetti, in questo ep crediamo di aver messo alla luce un concentrato di generi che soddisfanno ogni metallaro più incallito, l’artwork risalta l’occhio in quanto il nostro disegno è in linea con il nostro concept.

3) Vorrei che prendiate track per track e vi addentriate a descriverle con aggettivi poco inusuali e con colori non consoni a quelli che conosciamo.

Rigor Mortis è un amore decomposto per la decomposizione della natura umana, Cold solitude precisiamo una cosa… Questa canzone ha una similitudine con Dumb Winter e direi che in entrambe le canzoni, oltre a seguire un filo conduttore sono anche legate da un tema che nei nostri testi a noi ci sta a cuore che è quello del gelo verso l’umanità e l’ambiguità del male, stesso filo conduttore lo ritroviamo anche con la traccia di Enferus Proditor, che continua un concept cominciato da  Cold Solitude e lo conclude con Enferus Proditor, l’ultima traccia Abhorrence tratta la misantropia, e di conseguenza un odio verso la razza umana e un isolamento da parte dell’uomo.

4) Voi mischiate tre generi: Death Metal, Black Metal, Doom Metal. Quanto questi generi possono mettere piede anche nel vostro prossimo lavoro e quali dei tre vi affascina per la maggiore rispetto agli altri?

Il nostro prossimo lavoro sarà senza dubbio un’esportazione di quanto siamo riusciti a fare finora.

5) In una conversazione privata vi state adoperando a valutare la mossa concreta per ristampare il vostro EP.  In che versione vi piacerebbe farlo uscire?

Verrà ristampato e anche migliorato con la grafica e non solo, anhce il nostro titolo ‘’Abhorrence’’ verrà scritto correttamente visto che questo titolo in molti lo sbagliano a scrivere. Per il futuro oltre al fatto che ci saranno novità per il momento non vogliamo svelare nulla ci saranno importanti novità al riguardo e tra l’altro siamo anche in procinto di pensare ad una ristampa in formato tape.

6) Un’altra domanda che vado a chiedere alle band è quella sulle liriche e anche voi dovete spiegare il lato concettuale, ma non in modalità superficiale, bensì in chiave profonda.

Diciamo che noi Grimace Gall, abbiamo sempre messo in risalto molti concetti come misantropia, morte, malattie e anche dei valori mentali e altro come abbiamo visto anche nella descrizione dei brani della domanda 3. Musicalmente parlando, il mix citato è venuto fuori in maniera del tutto spontanea, non avevamo programmato nulla tranne di realizzare brani che riassumessero le nostre influenze.

7) Quanto e perché è così complesso trovare delle label Italiane pronte ad investire su un act della propria penisola rispetto a dei nomi esteri? Un’altra spina molto dolorosa è: perché una band italica riesce ad avere supporto da delle label estere con serietà e professionalità?

Riteniamo che le label italiane secondo noi, non investono se non in ritorni di danaro sicuri e oltretutto il nostro paese non è mai stato un posto per il rock e per la musica di genere (rock, metal, wave, underground soprattutto, e in generale).

Il Cattivo Maestro

 

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