Goatpreacher

 

1) La band Goatpreacher è nata nel 2015 artisticamente parlando, e parliamo della demo “Chaos Sabbath”. Quanto è riuscita a creare interesse questo prodotto per chi lo ascolta?

All’epoca, per noi il risultato delle nostre attività era importante. Volevamo pubblicare una release sacrilega alla massa grigia di questo mondo. Eravamo tecnicamente limitati nella registrazione ma per noi non era importante. Per gli adepti del Goat Black Metal in Russia questa è stata una vera scoperta, abbiamo ricevuto commenti positivi sulla release. I Goatpreacher sono stati una sorpresa per la nostra città e per la Russia.

2) La versione tape della demo, e limitata a 200 copie dalla Black Goat Terrorist 666, un’etichetta ecuadoriana. Come è stata distribuita in America Latina e che tipo di visibilità è riuscita ad ottenere nel mondo delle fanzine cartacee?

Adesso la release è divenuta una rarità, non è mai stata pubblicata su disco o su vinile. Molti fans conoscono la nostra storia dalla Black Goat Terrorist 666, reperire questa tape non è abbastanza semplice. Questa release ha ricevuto un po’ di promozione e distribuzione dopo essere stata ripubblicata nel 2017 sotto la Von Frost Records, assieme alla Death to Peace Productions. Hanno fatto un’edizione grandiosa. Per la prima volta abbiamo ricevuto le copie dell’autore nell’estate del 2017.

3) “Unholy Black Magic ov Fire”, con quale criterio è uscita la compilation? Le tracce risultano essere delle registrazioni della demo d’esordio, o ci sono delle nuove canzoni per spianare la strada al nuovo album full-length?

Considero l’album “Unholy Black Magic ov Fire” come un full-length. Le componenti dell’album sono le canzoni di due release non pubblicate, una traccia singola e una cover. Il risultato è un album. Queste tracce trasportano emozioni blasfeme, parlano della natura bestiale dell’uomo, dell’occultismo e della magia come potere superiore. In ogni live dedichiamo la traccia “Semen ov the Black Angel” a tutti i bastardi blasfemi latinoamericani e alle “suicide girls”. Sesso e satanismo. Questa è l’idea principale della canzone. Forse comporremo una canzone che sarà associata con l’Italia. In futuro. Come per il nuovo full-length, la sua atmosfera sarà simile all’atmosfera di “Unholy Black Magic ov Fire”. Ma ho composto tutte le canzoni prima della release del primo full-length. Adesso abbiamo dei problemi con la registrazione di nuove canzoni; quindi, è difficile citare la data d’uscita.

4) Il layout della copertina è molto retrò, quindi torniamo indietro negli anni 90’ quando la grafica era selvaggia e senza l’aiuto della tecnologia. Perciò, questa copertina può essere una sorta di omaggio all’epoca d’oro del metal più estremo?

Sì. Ci è piaciuta a tutti la copertina delle band black metal di culto degli anni 90’, le loro copertine ci hanno sicuramente influenzato; perciò, volevamo rendere simile la nostra arte. Questa tendenza è ancora oggi rilevante. Nella mia collezione si possono trovare tape con copertine simili. Tuttavia, sarà semplicemente un tipico blackened death moderno.

5) Il logo quanto riesce a riflettere il veleno portato dalla vostra musica… e quali colori possono essere uno specchio ideale per descrivere la parte estrema delle vostre anime?

Sono un sostenitore del logo che riflette il più possibile ciò che il gruppo vuole raccontare all’ascoltatore, che sia il satanismo, l’occultismo o la guerra e la violenza. Inoltre, ci sono certe tradizioni di costruire i loghi black metal che devono essere seguite per stare nel suddetto genere. Come per il nostro logo, abbiamo lavorato con un famoso artista russo che attualmente lavora sotto il segno di GodLikeIkons. Il compito della persona che disegna il logo è di riflettere la forma artistica nella maniera più appagante per l’occhio, quelle fantasie malate che sorgono nella mente dei musicisti. Nel nostro caso, queste teste di lupo mannaro e un’eclisse solare. Come per i colori, mi piace la combinazione tra nero, bianco e rosso. Il nero e il bianco sono qui presenti come i colori più in contrasto, e il rosso poiché è sempre associato al sangue e al pericolo. Ma in generale usiamo un approccio piuttosto pragmatico per il disegno delle release e proviamo a scegliere le tonalità nel disegno che sono più adatte per la musica.

6) Togliendo il CD dal digipack ho notato un disegno particolare, un occhio. Potreste dirmi di più su questo particolare?

Qui non c’è nulla di speciale. Solo un occhio onniveggente che guarda tutti coloro che estraggono il disco dal digipack. In generale, questo è un disegno ordinario che è stato scaricato da internet ed è stato progettato per essere usato per decorare un’altra release, ma da quando la release è saltata abbiamo trovato un altro uso.

 7) Quando componete una traccia per i Goatpreacher, come avviene? Iniziate sempre dalla parte iniziale, quindi un riff di chitarra, per poi lavorarci sopra o avete altre modalità diverse da altre band?

Non so come lavorano gli altri gruppi. La fase di creazione di una nuova canzone è una tempesta assolutamente emotiva, caos nella mia testa, malvagità, pazzia. Ho composto il singolo “On the Way to Death” nel 2015 come una storia reale sulla guerra negli anni 90’. Nella vita ordinaria possiamo sembrare delle semplici persone. La feccia della società ha paura dei miei pensieri, dei miei desideri e delle mie azioni. Per loro sembra estremismo. I Goatpreacher parlano della gente, della società, della vita. Riguardo la feccia, la fottuta società, la necrovita. Non me ne frega nulla della religione, vedo il male, l’odio, l’ignoranza ogni giorno. La notte scorsa volevo scoparmi due puttane minorenni e fare a pezzi un bastardo. Penso che abbiamo spaventato queste ragazze… Io e i miei ragazzi ti ringraziamo per l’intervista. Affanculo la società!! Solo odio e morte!

Il Cattivo Maestro

 

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