“Varjot”, pubblicato nel 2011, è il terzo album in studio della band finlandese Goatmoon, considerato uno dei punti più alti della carriera della band e noto per la sua capacità di combinare Black Metal grezzo con influenze folk e pagane.
Pubblicato dall’etichetta Werewolf Records, vede la partecipazione di diversi musicisti ospiti, oltre al membro principale BlackGoat Gravedesecrator. La produzione di “Varjot” è stata descritta come ruvida ma efficace, mantenendo l’autenticità del suono Black Metal tradizionale, pur incorporando elementi melodici e folk che arricchiscono la texture musicale.
“Varjot” è composto da otto tracce che variano da potenti assalti di Black Metal a passaggi melodici e atmosferici. L’album si apre con “Storming Through White Light“, una traccia che inizia con un’introduzione acustica folk per poi esplodere in un riff di chitarra aggressivo e coinvolgente. La canzone “Valley of Shadows” presenta una voce pulita e melodica che si distingue per la sua intensità emotiva. Altri brani notevoli includono “Noidan Verestä Männikkö Herää” e “Quest for the Goat“, che sono più diretti e brutali, mentre “Varjo Valolta Suojelee” è una traccia strumentale epica e riflessiva.
La performance vocale di BlackGoat è uno degli elementi distintivi dell’album, con urla strazianti che aggiungono un ulteriore strato di intensità. L’uso di strumenti folk come il flauto e il tin whistle, insieme alle tastiere, contribuisce a creare un’atmosfera unica e pagana. Le linee di basso di Harald Mentor sono udibili e aggiungono profondità alle composizioni, mentre la batteria di Avenger è caratterizzata da blast beat potenti e lavori di doppio pedale che mantengono alta l’energia dell’album.
“Varjot” ha ricevuto recensioni molto positive dalla critica ed è stato elogiato per la sua capacità di fondere vari stili musicali mantenendo una coerenza tematica e sonora. L’album è spesso citato come uno dei migliori lavori di Goatmoon e ha contribuito a consolidare la loro reputazione nella scena Black Metal.
Voto: 8
Harrogat
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