Fiume Nero

 

1) Salve ragazzi: dopo varie vicissitudini e ritardi apocalittici, finalmente il nuovo lavoro dei Fiume Nero “Lovecraft Cap. 1” ha visto la luce. E ora è arrivato il momento di raccontare proprio l’ultima fatica da voi rilasciata. Le prime parole sono vostre.

Ciao Arte Degerenata Fuckzine e grazie per questa intervista. Lovecraft Cap. 1 era in programma e in lavorazione poco prima che scoppiasse questa pandemia. Dopo aver completato le parti grafiche e sonore dell’album e mandato il materiale alla Vacula Productions scoppiò la pandemia, che, come sappiamo, ha indotto un lockdown totale nel mondo, e ha sospeso la produzione fisica dell’album facendogli vedere la luce solo recentemente. Giustamente nel mentre in cui aspettavamo che la produzione fisica dell’album iniziasse, lo abbiamo fatto uscire ufficialmente in formato digitale il 2 aprile 2020.

2) Howard Phillips Lovecraft per voi è fonte di grande e totale ispirazione… Quando è partita questa infatuazione verso il suddetto scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense?

In realtà Lovecraft è uno dei miei scrittori preferiti fin dall’adolescenza. L’ho sempre letto per diletto, partendo ovviamente come tutti, dalle storie più famose come il ciclo di Cthulhu, Le montagne della follia ecc.… andando avanti con la lettura ho trovato delle storie che mi ispiravano delle vere e proprie canzoni, e da lì è nata l’idea di pubblicare una trilogia dei racconti di Lovecraft che più ci hanno ispirato.

3) Visto che vi siete cimentati su questo grande artista, vorrei una vostra opinione su altri libri da lui scritti: “Il richiamo di Cthulhu. Choose Cthulhu (Vol. 1)”, senza dimenticare “La maschera di Innsmouth. Choose Cthulhu (Vol. 3)”. Un giorno potrebbero esserci due full proprio su questi due gioiellini?

In verità no, abbiamo preferito rimanere su storie più underground per così dire, meno conosciute, in primis per stuzzicare la curiosità della gente su questo grande scrittore e ampliare un po’ il campo lovecraftiano, e anche perchè Cthulhu è già stato citato abbastanza da altre band e volevamo portare in musica altre storie altrettanto belle. Ti dirò che La maschera di Innsmouth era in programma per il capitolo 3, poi è stata sostituita da un’altra storia che ci ispirava di più.

4) Una delle migliori track da voi composta risiede proprio nell’ultima release e mi riferisco a “Il Boia”. E’ stato complicato trovare dei ricami sonori ben appropriati per questa traccia?

Non proprio, il tutto è uscito spontaneo, come abbiamo fatto anche con le altre canzoni, abbiamo cercato di ricreare in musica l’atmosfera che la storia ci ha suscitato leggendola, come se fosse una vera e propria colonna sonora che accompagna il racconto.

5) Per “Lovecraft Cap. 1” avete optato per una sorta di special guest di vostra conoscenza, sicuramente questa decisione è stata una scelta obbligata. L’intero lavoro quanto ne ha giovato dei servigi di un batterista così preciso e dotato di talento? 

Il batterista è un amico di infanzia di Simon, Tisi Patric. Da adolescenti avevano formato il loro primo gruppo metal, tra cui era presente anche El Druido. Patric non è proprio un patito del metal, come persona spazia tra vari generi musicali, e questo gli ha permesso di raffinare e ampliare sempre di più la sua tecnica. Questo ha giovato enormemente all’album dandogli quel tocco di tecnica articolata che lo rende particolare.

6) Il singolo “Il Sussurratore di Morti” è stata una mossa azzeccata come antipasto prima dell’uscita del full. Quanto è stato efficace il tutto per smuovere le acque in casa Fiume Nero?

Il singolo è stata un’ottima mossa per annunciare qualcosa del nuovo full che uscirà quest’anno. Riempire quel lasso di tempo di attesa momentanea a livello live, che tutti e tutte le band stanno vivendo per via del covid-19, è un’ottima opportunità per comporre nuovo materiale, che sia un singolo un demo o un promo, anche solo in formato digitale, rende la scena musicale sempre viva.

 7) Ho notato che per la registrazione vi siete affidati al buon caro Carlo Meroni presso il suo A.D.S.R Decibel Studio, nonché proprietario della band di qualità come gli Hanormale, presenti proprio nel primo numero di Arte Degenerata Fuckzine. Questa soluzione quanto è stata una carta vincente per l’intero Full-length?

È stata ottima! Carlo Meroni sa il fatto suo. A lavorare con lui si va a colpo sicuro perché sa registrare molto bene voce e strumenti. Con un’ottima registrazione di suoni nitidi e puliti, puoi lavorare poi al mixaggio su tracce audio in modo eccellente, dato che la parte finale, il mixaggio e i synth, è stata lavorata a Firenze alla Pro Midian Studios di Ettore Grosso, che è colui che ci cura personalmente i suoni.

8) Se non ricordo male mi avevate comunicato in sede privata che il prossimo parto musicale è sempre un concept, esatto? Ci sarebbero per caso delle news in anteprima al riguardo?

Si esatto un concept. Una trilogia basata sul mito di H.P. Lovecraft, prodotta interamente con Vacula Productions, come abbiamo annunciato insieme alla label qualche settimana fa. Il prossimo album su cui stiamo lavorando e che uscirà quest’anno è Lovecraft Cap. 2. Il singolo: Il sussurratore di morti, è un’anteprima di questo secondo capitolo. A breve avremo il piacere di far uscire un altro singolo sempre come anticipazione a Lovecraft Cap. 2. Con questo ti ringraziamo ancora per l’intervista e salutiamo tutti i lettori e i nostri fan.

Il Cattivo Maestro

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