DUST – Break The Silence

I torinesi Dust offrono una proposta interessante ed assolutamente pregevole, il loro è un sound moderno, concreto, senza fronzoli con alternanza di rabbia, emotività e di adrenalina.

La struttura dei brani è dinamica e si notano le influenze della “nuova scuola”, soprattutto d’oltreoceano. Il cantato è bello aggressivo, mentre i riff sono coinvolgenti ed assolutamente ricchi di parti che fanno la differenza, come ad esempio in “Another Place to Hide”, oppure in “Until the Last Breath”, con un ottimo assolo davvero ben eseguito. La particolare “Black Stranger” mi è piaciuta molto per via dell’interpretazione e della diversificazione nella composizione rispetto alle altre già citate. Dopo “Above the Surface”, segue la title-track, “Break the Silence”, e successivamente anche “Waiting for Death”. E’ chiaro come il sound dei Dust sia abbastanza particolare, essendo un mix eterogeneo Metalcore con vampate Thrash. Il lavoro proposto è più che sufficiente ed è soprattutto prodotto abbastanza bene, questo fa rendere tutto il loro range musicale godibile ed affatto banale. Ovviamente nulla è perfetto, ma non mi sento di sottolineare troppo i difetti (in una recensione bisogna dare un parere quanto più oggettivo possibile) ed il mio parere rimane positivo, sperando in una evoluzione compositiva maggiore del gruppo, che comunque dà già adesso ottima prova delle proprie abilità. Quello che c’è è suonato bene e sicuramente la potenza di questo gruppo dal vivo sarà in grado di scatenare poghi violenti e moshing spacca-ossa.

Line up:
Riccardo Pirozzi – vocals
Stefano D’Angelo – guitars
Federico Ignini – guitars
Andrea Lege – bass
Stefano Brogi – drums

Tracklist:
1. Another Place to Hide
2. Until the Last Breath
3. Black Stranger
4. Above the Surface
5. Break the Silence
6. Waiting for Death
7. So Deep So Down
8. Dead Thoughts On My Back

VOTO: 8/10