“Doomed” di ELECTRIC TEMPLE – Una Fiamma che Brucia di Vecchia Scuola e Modernità
Il tempio del rock si erge possente con il secondo singolo degli ELECTRIC TEMPLE, “Doomed”, una canzone che non solo mantiene alte le aspettative, ma che innalza ulteriormente l’asticella per l’attesissimo album di debutto della band, in uscita il 24 settembre. Dopo il successo esplosivo del primo singolo “Big Black Hole”, il gruppo capitanato dal chitarrista Tony Childs e dal vocalist Andrew Freeman torna a colpire con una traccia che sembra provenire direttamente dall’epoca d’oro dell’heavy metal, ma con un tocco contemporaneo che la rende irresistibilmente fresca e potente.
Un Omaggio al Passato, una Visione per il Futuro
“Doomed” è un viaggio attraverso le sonorità classiche del metal, un ritorno a quei giorni in cui i confini tra i generi musicali erano meno definiti e le band osavano esplorare territori sonori senza paura. La canzone è un omaggio a questa era gloriosa, richiamando alla mente i toni epici di band come Dio, AC/DC e Ozzy Osbourne. Tuttavia, non si tratta solo di un’operazione nostalgia. Il tocco magico del mixaggio di Chris Collier, noto per il suo lavoro con artisti del calibro di Korn, Whitesnake e Mick Mars, dona al brano una produzione moderna che amplifica la sua potenza e nitidezza, offrendo un suono che è al contempo familiare e innovativo.
Un Esplosione di Energia e Passione
La traccia è dominata da chitarre aggressive e imponenti, suonate con la maestria di Tony Childs, che sembrano sfidare l’ascoltatore a resistere all’impulso di scuotere la testa a ritmo. Le linee vocali di Andrew Freeman sono un mix perfetto di potenza e melodia, capaci di trasmettere sia rabbia che emotività, qualità che raramente si trovano in un’unica performance. La sezione ritmica, composta da Matt Starr alla batteria e Mike Duda al basso, è un motore instancabile che spinge la canzone avanti con un’energia travolgente.
Il Messaggio di ELECTRIC TEMPLE: Il Rock come Religione
Non è solo musica, ma una dichiarazione di fede: “Rock is Religion”. Questo è il mantra che guida gli ELECTRIC TEMPLE e che permea ogni nota di “Doomed”. In un’epoca in cui il rock viene spesso considerato un genere superato, la band si pone come custode di una fiamma che non deve mai spegnersi. L’obiettivo è chiaro: mantenere viva la passione per quel rock viscerale, crudo e genuino, che ha plasmato generazioni di fan.
Un Futuro Luminoso all’Orizzonte
Con “Doomed”, gli ELECTRIC TEMPLE dimostrano di avere tutte le carte in regola per lasciare un segno indelebile nel panorama musicale moderno. Se il loro primo singolo, “Big Black Hole”, aveva già catturato l’attenzione del pubblico, questa nuova traccia conferma la band come una delle realtà più promettenti del rock contemporaneo. L’attesa per l’album di debutto è ora più alta che mai, con i fan che fremono all’idea di scoprire cos’altro questa band ha in serbo.
In conclusione, “Doomed” non è solo un brano, ma un manifesto sonoro di ciò che gli ELECTRIC TEMPLE rappresentano: un ponte tra passato e futuro, un inno a tutto ciò che rende il rock eterno e insostituibile. Se il rock è davvero una religione, allora gli ELECTRIC TEMPLE ne sono i nuovi profeti.