Cultist – Chants of Sublimation

La talentuosissima Nigredo Records e polacca Morbid Chapel Records uniscono le forze e riescono a farci un ultimo regalo, si parla della coniugazione di tre musicisti in luoghi totalmente diversi, si vola in Italia per poi continuare in Norvegia e atterrare in Canada; ascoltare per godere. Vorrei sottolineare come la registrazione sia riuscita a dare un tocco non troppo pulito, questo senso di grezzo in maniera non troppo marcata riesce a dare alle stampe un prodotto interessante. Ogni strumento gode di questa scelta ponderata e la cosa interessante è quella di portarci non solo con la mente ma anche con il corpo in qualche ghiacciaio dove moriremo assiderati ma con gioia. La prima traccia, “Chant of Legion of Nothing”, ricorda una band che apprezzo e parlo dei Nachtmystium ma state attenti: non significa che i Cultist abbiano delle somiglianze esagerate con questo nome, hanno un qualcosa di strano, la stessa track ha dei vaghi ricordi riconducibili all’act. Il mistero che circonda questi Cultist (un progetto con membri di Urarv, Dauden, Darvaza e Fides Inversa) è interessante, possiamo dire quello che vogliamo c’è poco da fare, affascina sempre. Le chitarre e la voce sono tipicamente marcate dal Black Metal, permettendo di avere il classico ma fondamentale marchio di fabbrica. Un altro brano che voglio farvi sentire è “Chant of He, Forever”, che inizia con due chitarre e questo permette di aggiungere ulteriore pesantezza al costrutto creativo; ma vorrei farvi notare anche l’intreccio da sottofondo del basso pronto a colpire silenziosamente ma in maniera efficace. Se si vuole anche spendere qualche parola sulla voce, riesce a dimostrare la sua capacità di colpire sempre in maniera pesante e precisa al millimetro, non denoto sbavature o indebolimenti vocali. I Cultist suonano come se portassero cumuli di esperienza e invece sono al debutto. Quando il talento chiama i Cultist rispondono. Non ci sono schemi calcolati all’interno di “Chants of Sublimation”, dovete stare attenti visto che la manovra di armamento nucleare trasformato in musica è l’emblema della convinzione artistica del progetto killer.

Consigliato: Posso dire Darvaza come nome?

                                                                                                                                                                                                                                        Voto: 7.5

Il Cattivo Maestro

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