“Dark Metal”, rilasciato nel 1994 dai tedeschi Bethlehem, è considerato un gioiellino del black/doom metal. Con questo progetto, la band ha voluto regalarci un lavoro di un genere che mescola la crudezza e l’aggressività del Black Metal con la pesantezza e la malinconia del Doom Metal, creando un suono distintivo che ha lasciato un’impronta indelebile nella musica estrema.
L’album in questione si distingue per la sua atmosfera densa e opprimente, arricchita da testi che esplorano tematiche oscure e personali. La produzione dell’album, pur mantenendo la grezzità tipica del genere, riesce a catturare l’intensità emotiva delle composizioni. La voce di Andreas Classen, caratterizzata da uno stile unico che spazia dai growl profondi ai lamenti strazianti, aggiunge un ulteriore livello di disperazione e angoscia al sound della band.
L’album si apre con “The 11th Commandment“, una traccia che immerge immediatamente l’ascoltatore nell’universo sonoro dei Bethlehem. Seguono pezzi come “Apotheosis” e “Veiled Irreligion“, che dimostrano la capacità della band di bilanciare momenti di pura furia sonora con passaggi più riflessivi e atmosferici. La musica di “Dark Metal” è un viaggio attraverso le tenebre dell’anima umana, un’esplorazione delle profondità della sofferenza e della perdita.
Al momento della sua uscita, “Dark Metal” è stato ben apprezzato dai fan, venendo riconosciuto come una pietra miliare del genere, rimanendo un’opera cruciale nella discografia dei Bethlehem e un punto di riferimento essenziale per il genere Black/Doom Metal. Con questo album, i tedeschi hanno tracciato un percorso che molti hanno tentato di seguire, ma pochi sono riusciti a eguagliare. La loro visione unica e la profondità emotiva della loro musica continuano a ispirare e affascinare nuove generazioni di ascoltatori e musicisti.
Voto: 8,5
Harrogat