Antikristo – Ritual of Caos (Evil tapes)

Sempre dalla Colombia arriva un altro lavoro chiamato semplicemente Antikristo; quindi, non ci vuole tanto a capire che genere fanno questi folli. Qua si va su un Black/Speed Metal incentrato su delle tematiche dirette come satanismo, sesso e magia, è un disco dedicato alle verginelle vogliose di essere sverginate. Se cercate la raffinatezza oppure una registrazione educata, girate a largo visto che siete capitati nel posto sbagliato, se invece possedete un cuore di puro acciaio allora riuscirete ad ascoltare il disco senza problemi fino all’ultima track. A volte sembra quasi di essere risucchiati in un ciclone di sonorità distruttive per il nostro corpo e questa sensazione non è semplice da spiegare a parole, bisogna esserci quando questo avvenimento accade. Occhio alla batteria e alla chitarra, sono i due muri disturbanti che vi sbattono da una parte all’altra senza che questa violenza si fermi per alcuni secondi. Immaginate di trovarvi in una grotta umida in cui vari animali vengono ospitati, saranno terribilmente affamati e lì finalmente sarà la vostra fine. Questo suono così fine anni 80 e inizio anni 90 è veramente un portento, non è nulla di nuovo e non hanno inventato o riletto nulla di che nel genere stesso, però mi piace questa sensazione retrò poiché è come un tuffo nel passato e vorrei rimanere lì per rivivere dei momenti passati troppo presto. Se prendiamo la voce così ruvida dove si sentono i richiami alla Venom e un certo tipo di concezione Heavy Metal (non quello classico ma quello marcio fino all’osso), questa spinta Speed Metal traina le track verso l’interno e ogni vulcano non verrà mai più spento da nessuno, neanche uno tsunami potrà bloccare le fiamme indomabili. Il riff di chitarra riesce a entrarvi in testa grazie anche a degli assoli logoranti per i neuroni, pronti ad esplodere e lì anche il vostro cervello verrà lesionato. La compilation intitolata “Ritual of Caos (Evil tapes)” può essere un riassunto della follia di queste bestie assetate di carne e sangue umano, occhio alla traccia “Valley of Gaap” coi suoi due minuti di durata veramente massacranti oppure “En El Portal de LAM” che mi fa venire in mente i monumentali Bathory con questa chitarra che invade ogni sentiero grazie suo modo di essere arpeggiata e lugubre, allo stesso tempo è una parte strumentale che riesce a starci bene nel modo di concepire la musica estrema degli Antikristo. Se volete conoscere il lato demoniaco della band provate ad ascoltare “Corrptor Invocador”, che è il pezzo più lungo dove nei suoi sette minuti scoprirete il male e la perversione di ogni attimo della vostra vita malata.

Il Cattivo Maestro

Consigliato: Ripeto, se volete farvi un viaggio tra fine anni 80’ e inizio anni 90’, allora ci sta. Come influenze dico un po’ di Bathory e un po’ di Venom…

Voto: 6