Saluti, oscuri viandanti dell’eternità. Oggi mi avventuro nelle profondità insondabili della musica per guidarvi attraverso un viaggio di tenebre e tormento. Emergendo dalle nebbie del tempo e dalle rovine del passato, giunge Valadier, un’entità oscura e avvolta dal mistero, proveniente dalle terre d’Italia, con il suo debutto sconvolgente nel mondo del medieval black metal.
Il loro suono, un monumento di suoni distorti e visioni infernali, trasuda l’essenza stessa del male primordiale e dell’oscurità eterna. Imbevuto delle influenze di band iconiche come Satyricon, Emperor e Gorgoroth, l’opera dei Valadier trasporta l’ascoltatore in un viaggio sanguinoso attraverso i secoli, immergendolo nell’orrore e nel fascino decadente dei tempi medievali.
E in mezzo a questa sinfonia di perdizione e disperazione, risplende “Under the Skies of Gehenna” come un faro di terrore e angoscia. Le sue note strazianti e i suoi ritmi ossessivi evocano le immagini di un mondo in fiamme, dove l’aria è impregnata del fumo dell’incendio e i lamenti dei condannati risuonano tra le rovine delle città antiche.
Il brano trasuda una malvagità primitiva, una ferocia senza compromessi che strappa via il velo della realtà per svelare l’orrore nascosto al di là dei confini della comprensione umana. Le chitarre si contorcono come serpenti velenosi, le percussioni riecheggiano come il battito del cuore di un’entità infernale, mentre il canto gutturale del vocalista è il grido di disperazione di anime perdute nell’abisso.
E così, immersi nell’oscurità più profonda, ci lasciamo trasportare da questa tempesta di suoni demoniaci, abbandonandoci al suo abbraccio malefico con una mistica riluttanza. Perché in questo regno di tenebre e tormento, ogni nota è un patto con il diavolo, ogni melodia è un’invocazione alla follia primordiale che risiede nel cuore dell’uomo.
In sintesi, “Under the
Skies of Gehenna” e l’intero album dei Valadier sono un’esperienza musicale che va oltre il semplice ascolto: è un viaggio nell’ignoto, un’immersione nell’abisso dell’anima umana. Che il richiamo del buio vi guidi attraverso questo oscuro labirinto di suoni e visioni, fino alle porte stesse dell’inferno.
Grazie per aver dedicato il vostro tempo a questa oscura danza dei dannati. Che la vostra anima possa trovare pace nell’oscurità eterna.