Absurd – Facta Loquuntur

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“Facta Loquuntur”, album di debutto dei tedeschi Absurd rilasciato nel 1996, si pone come un’opera divisiva e controversa all’interno del panorama del Black Metal. Conosciuti tanto per la loro musica quanto per le azioni e le ideologie estreme al di fuori della scena musicale, gli Absurd hanno creato un album che mescola il crudo spirito del Black Metal con elementi Punk.
L’album è caratterizzato dalla sua semplicità strumentale, spesso riducendosi a power chords e drumming non sempre in tempo, lontano dalla complessità tecnica tipica del Black Metal. Tuttavia, questa semplicità contribuisce all’atmosfera grezza e diretta dell’album, sottolineando la serietà con cui i musicisti si approcciavano alla registrazione. Brani come “Werwolf“, “The Gates of Heaven” e “Pesttanz” mostrano una fusione di ritmi marziali con melodie incisive, mentre la voce, alternando canto incerto e urli, aggiunge un ulteriore strato di intensità emotiva.
La musica degli Absurd è intrisa di tematiche oscure e di un’aura di imprese nefaste, comprese le azioni criminali commesse da alcuni membri della band. Questo aspetto conferisce all’album un tono morbosamente affascinante, pur rimanendo un punto di frizione con l’ascoltatore consapevole del contesto nel quale l’album è stato prodotto.
La produzione dell’album, volutamente rudimentale, accentua l’estetica violenta e primordiale dell’opera, facendo eco ai primi lavori dei Bathory e Manowar per la sua capacità di evocare immagini di battaglie epiche e perdute. Nonostante l’approccio dilettantesco a volte evidente, “Facta Loquuntur” risulta essere un’opera genuina di fervore creativo.
Nonostante la produzione scarna e il modo di suonare non sempre accurato, l’album si è guadagnato un posto unico nella storia del Black Metal per la sua audacia e per il suo approccio senza compromessi e, nonostante siano passate quasi 30 anni, rappresenta un documento di un’epoca e di un ethos che, pur controverso, ha segnato indelebilmente il genere.
“Facta Loquuntur” degli Absurd rimane un album che suscita reazioni miste, visto da alcuni come un capolavoro brutale di sincerità artistica e da altri come un esempio di dilettantismo. Tuttavia, la sua importanza nel contesto del Black Metal e del Punk non può essere negata, offrendo una finestra su un periodo e su un’estetica che hanno definito l’evoluzione di entrambi i generi​​​

Voto: 8

Harrogat