VΓ‘stΓ­gr – The Path of Perdition

Dopo cinque anni dall’uscita di “π΄π‘’π‘Ÿπ‘Ž π΄π‘’π‘‘π‘’π‘Ÿπ‘›π‘–π‘‘π‘Žπ‘‘π‘–π‘ ”, VΓ‘stΓ­gr torna con il suo secondo album, “π‘‡β„Žπ‘’ π‘ƒπ‘Žπ‘‘β„Ž π‘œπ‘“ π‘ƒπ‘’π‘Ÿπ‘‘π‘–π‘‘π‘–π‘œπ‘›”.

Ci troviamo dinanzi ad un lavoro complesso, dalle strutture dissonanti con un’impronta Atmospheric Black profondamente influenzata dalla scena Islandese, una composizione che tuttavia non smette di confermare l’immensa originalitΓ  dell’artista… perlopiΓΉ, a mio avviso, in termini di songwriting (in questo caso specifico).

un viaggio introspettivo che percorre in 45 minuti il declino e la rinascita.

l’accettazione della piccolezza dell’uomo nello schema infinito dell’universo…

Un labirinto illusorio pronto a farci perdere la rotta e a schiacciare inesorabilmente, chi come noi, sceglie di valicarlo.

Idea resa anche dall’immensa copertina, realizzata dall’artista Francese Metastazis.

 

Siamo solo di passaggio, siamo un punto in mezzo al cielo.

Riportando le parole di Þ., β€œthe eternal cycle goes ever on and could not care less what happens to us. Eventually the wheel of time crushes us all like insects. What remains is memory, ruins, ashes, until even those fade into oblivion – and the knowledge that the cycle shall repeat itself, for better or worse”.

Buon ascolto a tutti!

TRACKLIST

1.Plunge (11:29)

2.Chasm (11:10)

3.Katharsis (07:59)

4.Eternity (14:11)

π‘Ίπ’Šπ’.

Voto

7.5

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